mercoledì 19 dicembre 2007

Buone Feste!!!

(Dato che la parte più resistente al cattolicesimo di questa associazione mi vieta espressamente di augurarvi un buon Natale! Scherzo, ovviamente...No, dai, lo scotch sulla bocca no, nooooo...)
Dopo questa parentesi (nel vero senso della parola!) poco seria, passiamo alle cose più serie. Passiamo a ringraziare la professoressa Turchetto per l'intervento della scorsa settimana, che la sua spigliatezza ha reso particolarmente interessante, e ha infiammato il dibattito successivo. Ringraziamo anche il professore Paltrinieri che ieri ha chiuso con onore (e non con onere, come ho già avuto modo di dire) questo primo ciclo di incontri organizzati da Metaclub. Anche lui, di una squisitezza esemplare, tanto che al bar ha persino pagato lui! Le siamo ancora in debito, professore.
Inutile che mi dilunghi in complimenti, per non sembrare eccessivamente cerimonioso. Ma non è il mio stile "leccare il fondoschiena" o essere falsamente ipocrita, piuttosto quando mi spendo in complimenti lo faccio perchè ritengo il destinatario meritevole di questi. Siamo molto contenti di come si sono svolte le cose in questo piccolo e modesto ciclo di incontri. Un ambiente familiare (potremmo anche dire "ristretto", ma saremmo ingiusti), un colloquio piano e franco, e la partecipazione sentita. Naturalmente, molte cose saranno da migliorare. In primis, i tempi di mobilitazione dei nostri relatori (che hanno fatto, e non figuratamente, i salti mortali), piuttosto ristretti a dire il vero. Anche se questo non ha inficiato la qualità degli interventi, mi pare. Forse la prossima volta ci si dovrà muovere per tempo, magari concordare tra studente e docente delle tracce di lavoro, così da dare spazio anche all'intervento di studenti. Ce ne sono stati, certo, e anzi ringrazio tutti quelli che si sono prestati a questo esperimento. Forse sarebbe stato più opportuno coordinarli. Ma, direbbe il buon Bilbo Baggins, la terza volta è quella buona (che vuol forse dire che se ci aspettiamo la perfezione al primo tentativo...campa cavallo!).
Mi fermo qui, il post non vuole essere lungo come il mio solito, e spero che anche gli altri Metaclubbini intervengano in questo senso. Si tratterà, ora, di riuscire a gestire anche i "postumi" di questa iniziativa. Raccogliere le lezioni tenute. Magari scriverne ad hoc di nuove, a freddo, dopo l'elaborazione delle idee e delle obiezioni. Falle circolare per gli interessati. Il buon Matteo ci ha già promesso di inviarci la sua relazione. Bisognerà pensare anche (e soprattuto, ora come ora) a queste cose. Ma bisognerà anche partire a pensare un nuovo ciclo di incontri. Come, dite, ma non avete appena finito? Sì. Ma spero, e spero che ci impegneremo per questo: che si possa trattare di una iniziativa stabile, all'interno dell'università. E come tutte le iniziative stabili, va bene il caso, l'aleatorietà, la sorpresa, ma bisogna anche un poco ragionarle. C'è già un progetto nell'aria, anche se il mio avviso è che non si dimentichi la questione politica con cui abbiamo iniziato. La spoliticizzazione, di cui ha parlato filosoficamente il prof. Paltrinieri, è una categoria che si riferisce pure alla nostra percezione dello spazio politico. E, come ancora sottolineava il professore, anche a noi (come filosofi, come pensatori, come persone che hanno la possibilità di una cultura e di un'educazione, come persone, infine) spetta il compito di contribuire alla paideia di una generazione politica (almeno).
Un altro avviso che vorrei dare sulla scorta delle indicazioni, che il prof. Paltrinieri non lesina di dare a lezione (seguite il corso di ermeneutica! Ma seguite anche linguaggio, storia del pensiero economico, storia della filosofia politica...i relatori non li abbiamo scelti a caso, li abbiamo presi tra i migliori! anche se sembra lo slogan di una pubblicità...), sul CORAGGIO, è che IL METACLUB NON è UN CIRCOLO CHIUSO DI "INTELLETTUALI". Non si arrocca su posizioni, nè chiude le proprie porte o la propria mente a nessuno. Ma questo non basta. Vedere una porta aperta non è un buon motivo, preso in sè stesso, per attraversarla. Allora ci mettiamo un cartello, su questa porta: L'APPORTO DI OGNUNO SARà VALUTATO ED APPREZZATO. Spero che Metaclub non muoia un giorno (prossimo, spero) in cui il manipolo di studenti che l'ha creato si sarà laureato e sarà fuori di qui. Almeno, non se le condizioni in cui ci troviamo a studiare in questa università italiana rimarranno quelle che sono ora. Bisogna, o almeno io penso in questi termini, liberi di smentirmi, pensare ad una certa continuità di intenti.
Con questa riflessione, vi lascio alle vostre vacanze, e ci diamo appuntamento a gennaio.
AUGURI!!!
Luca

martedì 4 dicembre 2007

Non c'è un senza due

Amici del blog (tutti gli amici del blog sono anche amici del Metaclub)!
Anche il secondo incontro è andato. Mi scuso innanzitutto con tutti coloro che erano convinti che l'incontro fosse alle 13 in aula 1, ma citavo a memoria il programma (non avendolo sottomano) e mi sono confuso con il prossimo incontro, che sarà invece mercoledì 12 dicembre, ore 17, in aula 1. Relatrice, la prof.ssa Turchetto.
Anche il secondo incontro è andato, dicevo, e in un clima molto più familiare del primo. Complice il bugigattolo di aula che ci hanno assegnato, la 22, in cui di persone ce ne stanno al massimo 15 sedute, mentre la 8 che avremmo dovuto avere era stata assegnata in extremis ad un altro professore (e senza che venissimo minimamente avvertiti di ciò) da un responsabile delle aule che si era fatalmente dimenticato dell'esistenza di questo progetto (tralasciamo eventuali commenti, ognuno tiri le somme di quanto questo ci abbia fatto piacere); complice il proverbiale (adesso non ricordo l'adagio, ma fa niente...) atteggiamento coinvolgente del professor Perissinotto; complice la freschezza di un accaldato Stefano Boscolo e di un frizzante (e ormai praticamente pazzo, parla a se stesso*) Matteo Plebani, l'incontro si è svolto nel migliore dei mondi....ops, dei modi possibili! Se durante la serata con Pino Goisis abbiamo cercato di focalizzare l'aspetto storico-"concettuale" della distinzione tra destra e sinistra (soprattutto gli interventi di Leonardo, Giulia e Damiano hanno cercato di portare all'attenzione diversi modi di affrontare, attualmente, il problema), l'intervento del professor Perissinotto si è spostato prima di tutto su una distinzione metodologica. Possiamo affrontare il problema, per Perissinotto, secondo tre modi: uno più storico (anche se sapere tutta la storia del modo in cui sono stati usati destra e sinistra quasi sicuramente non è sufficiente a discriminare i due termini), uno più pragmatico-concettuale, e uno politico propriamente detto. Il discrimine tra destra e sinistra non starebbe dunque in una definizione "nominale", ma in un diverso modo di porsi di fronte all'ingiustizia come tale, ovvero di fronte al modo in cui si concepisce la società "ideale" (con tutte le virgolette del caso). La sintesi qui è così sommaria che non posso immaginarmi una sintesi peggiore, per ogni eventualità basta chiedere a chi di dovere. Poi Matteo*, e qui rinvia l'asterisco di cui sopra, non me ne voglia, era un'innocente battuta quella di prima, ci ha parlato dell'arco parlamentare che è possibile disegnare in filosofia della matematica. Cosa c'entra con la politica? Citando l'articolo "Asparagi e immortalità dell'anima" di non ricordo chi (mi informerò), in cui si scopriva, giunti alla fine, che le due cose non c'entravano nulla l'una con l'altra, Matteo abilmente ha dato un calcio alla logica (ma molti, a quel punto, avrebbero cambiato soggetto del gesto) dichiarando che anche il suo intervento non c'entrava nulla con il resto. O forse no*? Chiude in bellezza la relazione di Stefano, che cerca di instaurare una distinzione tra la filosofia di Heidegger e quella di Carnap, in base alle differenti concezioni politiche: quanto della politica influenza a filosofia, e viceversa. Peccato per la sua automutilazione del testo preparato, che forse avrebbe avuto tempo di esporre comunque, anche se da onesto relatore ha sottratto cinque minuti del suo tempo per lasciarne cinque in più di approfondimento agli ascoltatori.
Il tutto, per un pubblico di una trentina di persone che pur di venire ad ascoltare si sono sedute per terra. Seguite il loro esempio (venite ad ascoltare, nel senso)!!!
A presto!
*Ancora non me ne voglia, stimo moltissimo Matteo, mi permetta una canzonatura scherzosa che nulla toglie alla, anzi vuole sottolineare la, sua brillantezza.

domenica 2 dicembre 2007

Di pubblico e di critica!

Successo? Potrei dire acqua, acqua... Ma alla fine della fiera, possiamo dire di essere stati contenti di questo primo incontro, il cui relatore principale (per importanza ed estensione del discorso) è stato il professor Goisis. Avete dubbi? Incertezze? Difficoltà? State parlando con la persona sbagliata! :) Scherzi a parte, se avete suggerimenti di qualsiasi genere scrivete pure!
Ci vediamo al prossimo incontro, martedì 4 dicembre alle ore 15.00 in aula 1. Il relatore sarà il professor Perissinotto.